LAST EDITIONS: 2010-2011







   

more images: 1 2 3 4 5 6 7 8



CONTESTO

La scelta di Piacenza come sede della Scuola Estiva Internazionale nasce dalla lettura del territorio piacentino come straordinario caso-studio di temi e questioni relativi alla progettazione e alla costruzione dello spazio pubblico nelle città contemporanee. Facendo propri come indispensabili riferimenti i progetti edilizi ed urbanistici in corso di sviluppo, discussione e redazione (dalle linee guida per il Piano strutturale allo studio relativo a Piacenza Territorio Snodo) la Scuola Estiva Internazionale affronta ogni anno una serie di temi di grande significato a livello urbano, legati ai problemi dell’attuale trasformazione della città.
Il minimo comune denominatore riguarda la 'progettazione dello spazio aperto', una 'pratica disciplinare plurima' che lavora a più scale della progettazione, strettamente connesse e interrelate tra loro: dall'architettura del paesaggio alla pianificazione, dal progetto dello spazio pubblico all'architettura delle connessioni, dalla progettazione dei componenti dell’architettura allo studio degli scenari estetici della contemporaneità.
La particolare attenzione verso temi legati all'ambiente e allo spazio aperto si colloca all’interno di un dibattito teorico-operativo che guarda alla valorizzazione dei contesti architettonici, urbani e territoriali in termini di sostenibilità delle risorse e di impatto ambientale, in vista del raggiungimento di elevati livelli di consonanza, complementarietà, integrazione fra i requisiti architettonico-urbani e le connotazioni del paesaggio in cui questi si collocano. Attraverso un procedimento transcalare, che pone attenzione simultaneamente all'insieme e alle singole parti, garantendo ad esse l’assunzione di valore ambientale.
Tale valore è anche il risultato di "una riflessione sul concetto di paesaggio come il prodotto di uno specifico atteggiamento dell’uomo nei confronti della natura. I fattori fisici che definiscono il carattere ambientale interagiscono necessariamente con una storia del costruito nella quale è possibile osservare come l’uomo in determinati contesti ha manipolato spazi, forme e luce, che traggono dal rapporto con le forze ambientali e materiali del luogo la ragione del progetto".
Questa riflessione è tanto più attuale se riferita a territori che dovrebbero conoscere nei prossimi decenni una serie di trasformazioni radicali il cui processo contiene altissime potenzialità di sviluppo ma altrettante alte criticità in termini di destrutturazione di aree densamente abitate. E’ evidente in questo senso che il territorio piacentino è un interessante laboratorio di ricerca per lo studio, la valutazione e l’applicazione di ‘modelli’ operativi legati allo sviluppo sostenibile sia per quanto riguarda il settore dell'abitazione (composto da sistemi insediativi eterogenei) sia per quanto concerne la progettazione dei luoghi pubblici, caratterizzati da spazi aperti e materiali ambientali profondamente differenziati e con crescenti gradi di antropizzazione.
Così l’ambizione della Scuola Internazionale Estiva è di proporsi, nel medio periodo, come interlocutore privilegiato di portatori di interesse, amministratori e tecnici, ma anche comuni cittadini. Le settimane di workshop diventano infatti per tutta la città, con la collaborazione del maggior numero di enti e associazioni operanti sul territorio, una straordinaria occasione di dibattito e confronto intorno al proprio futuro. Un dibattito non solo interno, ma arricchito dalla creatività e dalla competenza dei giovani studenti e dalla esperienza dei docenti, critici e professionisti coinvolti a vario livello.